In seguito ad una polemica mossa nei confronti dell’emittente Bbc, il presidente Donald Trump ha definito i suoi giornalisti “corrotti”.
In questi giorni, a causa dell’elezione di Mamdani a New York, il presidente Donald Trump ha avuto un’agenda piena di impegni. Ma come se questo recente avvenimento non fosse già sufficiente, ecco che per il tycoon si è aggiunta un’altra gatta da pelare. Il presidente degli USA si è infatti scagliato contro la Bbc, definendo i suoi giornalisti corrotti. Non è la prima volta, che Trump dimostra di avere un rapporto poco incline alla concordia con la stampa statunitense. Questa volta però, la sensazione è che sia stato raggiunto un nuovo picco di discordia.
Il documentario della Bbc
Come riporta anche Ansa, negli USA è nata una polemica che riguarda da vicino l’emittente televisiva Bbc, e il presidente Donald Trump. Tutto è iniziato quando l’emittente ha mandato in onda un documentario dal titolo “Trump: A Second Chance?” riguardante proprio il presidente statunitense.
Ciò è accaduto durante il programma “Panorama”, il cui scopo principale è quello di proporre servizi di inchiesta. Il Daily Telegraph, quotidiano di ispirazione conservatrice, ha reso nota la presenza di un dossier che sembrerebbe compromettere la veridicità e l’attendibilità di questo documentario.
L’accusa riguarda il montaggio di due parti di due discorsi differenti intrattenuti proprio dal presidente USA. Il quale, dal risultato di questo lavoro di editing, sembrava incoraggiare all’assedio al Capitol Hill accaduto nel 2021. Un caso analogo sembrerebbe essere accaduto a causa del conflitto a Gaza.
Le parole di Trump
Il caos nato in seguito a questo documentario, ha portato Tim Davie (direttore generale della Bbc) e Deborah Turness (CEO della Bbc) a rassegnare le dimissioni. Come riporta ancora una volta Ansa, il commento di Trump sulla vicenda non si è fatto attendere: “I vertici della Bbc, incluso Tim Davie, il capo, si sono dimessi/licenziati perché sono stati sorpresi a ‘manipolare’ il mio ottimo (perfetto!) discorso del 6 gennaio. Grazie al Telegraph per aver smascherato questi ‘giornalisti’ corrotti“.
Aggiungendo poi: “Sono persone molto disoneste che hanno cercato di mettere a repentaglio le elezioni presidenziali. Oltre a tutto, provengono da un Paese straniero, che molti considerano il nostro alleato numero uno. Che cosa terribile per la democrazia“.
